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Autostrade Meridionali

 APPROVATA LA SITUAZIONE PATRIMONIALE, ECONOMICA E FINANZIARIA AL 30 SETTEMBRE 2019

• Totale Ricavi pari a 69,4 milioni di euro in decremento dell’ 1,0% rispetto allo stesso periodo del 2018 (70,1 milioni di euro), essenzialmente dovuto alla variazione negativa del volume di traffico pesante, compensato da maggiore recupero per isointroito.

• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 26,2 milioni di euro, in riduzione del 10,1% rispetto ai 29,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2018, essenzialmente legato alla riduzione dei ricavi ed ai maggiori interventi di manutenzione al netto della variazione operativa dei Fondi rischi ed oneri.

• EBIT pari a 25,6 milioni di euro in riduzione del 10,5% rispetto a 28,6 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2018.

• Utile del periodo pari a 15,1 milioni di euro in riduzione del 10,8% rispetto a 17,0 milioni di euro del corrispondente periodo del 2018.

Napoli, 25 ottobre 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A., riunitosi sotto la Presidenza dell’Avv. Pietro Fratta, ha approvato la Situazione Patrimoniale, Economica e Finanziaria al 30 settembre 2019, redatta in conformità ai principi contabili internazionali IFRS applicati dalla Società ed allegata al presente comunicato.

Si evidenzia che tale Situazione non è assoggettata a revisione contabile.2

Risultati

Il Totale ricavi dei primi nove mesi del 2019 risulta pari ad Euro migliaia 69.370 contro Euro migliaia 70.080 dei primi nove mesi del 2018 ed evidenzia una variazione negativa di Euro migliaia 710 (-1%).

I Ricavi netti da pedaggio dei primi nove mesi del 2019 sono pari a Euro migliaia 67.356 e presentano un decremento complessivo di Euro migliaia 1.257 (-1,83%) rispetto allo stesso periodo del 2018 (Euro migliaia 68.613), determinato principalmente dal decremento dei transiti di veicoli pesanti causa la limitazione di transito imposta a veicoli di massa maggiore di 7,5 tonnellate nel tratto Cava - Salerno.

Gli Altri ricavi operativi sono relativi ai ricavi accessori alla gestione operativa ed ai ricavi per royalties dai gestori delle aree di servizio. La variazione positiva di Euro migliaia 547 deriva essenzialmente dai maggiori proventi derivanti dalla rimodulazione della tariffa differenziata per i veicoli di classe A in possesso di Telepass, che ha comportato l’iscrizione di un maggior provento per isointroito.

I Costi esterni gestionali, pari ad Euro migliaia 14.379 contro Euro migliaia 12.095 dei primi nove mesi del 2018, evidenziano un incremento di Euro migliaia 2.284 (+18,88%). Tale variazione deriva essenzialmente da maggiori costi operativi essenzialmente legati a maggiori interventi di manutenzione eseguiti nel corso dei primi nove mesi del 2019. Tali interventi sono coerenti con quanto indicato nella proposta di Piano Finanziario a governo del periodo 2013/2022 sollecitato dal Concedente in esito alle pronunce del giudice amministrativo su istanza della Società, trasmesso al Concedente nel febbraio 2018 ed aggiornato lo scorso maggio.

La voce Oneri concessori si decrementa di Euro migliaia 128 rispetto al corrispondente periodo del 2018, in relazione ai minori dei ricavi da pedaggio registrati nel primi nove mesi dell’anno 2019.

Il Costo del lavoro netto risulta pari a Euro migliaia 20.442 contro Euro migliaia 19.207 dello stesso periodo dell’anno precedente ed evidenzia un incremento di Euro migliaia 1.235 in termini assoluti e del 6,43% in termini percentuali. Tale incremento è dovuto principalmente agli importi erogati per incentivazioni all’esodo (+962 euro/migl.), alla variazione del PILT (+380 euro/migl.), agli oneri per distacchi (+20 euro/migl.) ed alla dinamica del costo unitario (+2,95%), che hanno assorbito gli effetti della riduzione dell’organico medio (-14,03 Full Time Equivalent).

Il costo medio pro-capite del periodo passa da Euro migliaia 54,54 dell’anno 2018 ad Euro migliaia 56,15 del 2019, con un incremento di Euro migliaia 1,61 pari al 2,95%, determinato prevalentemente dai maggiori oneri connessi al rinnovo del CCNL di categoria.

La “Variazione operativa dei Fondi” è positiva e pari ad Euro migliaia 964 a fronte di un corrispondente valore negativo di Euro migliaia 180 nei primi nove mesi dell’esercizio 2018, e rappresenta la variazione netta del periodo (ovvero, la somma degli accantonamenti al netto dei rilasci) dei fondi per rischi ed oneri, “correnti e non correnti”, in relazione all’aggiornamento delle stime delle passività a carico della Società.

Il Margine operativo lordo (EBITDA), pari ad Euro migliaia 26.182 contro Euro migliaia 29.139 dell’analogo periodo del 2018, presenta un decremento pari ad Euro migliaia 2.957 (-10,15%). Il decremento del margine operativo lordo è riconducibile essenzialmente ai minori ricavi ed ai maggiori interventi di manutenzione eseguiti nel 2019.

Gli Ammortamenti ammontano ad Euro migliaia 453 (Euro migliaia 396 nel corrispondente periodo del 2018).

Le Svalutazione e ripristini di valore ammontano ad Euro migliaia 114 a fronte di un valore di Euro migliaia 124 dei primi nove mesi del 2018, e da riferirsi a svalutazioni dei crediti.3

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari ad Euro migliaia 25.615 contro Euro migliaia 28.619 dei primi nove mesi del 2018 ed evidenzia un decremento di Euro migliaia 3.004 (-10,50%), in relazione a quanto precedentemente illustrato.

I Proventi (Oneri) finanziari sono negativi per Euro migliaia 4.338, contro Euro migliaia 4.420 dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli oneri finanziari sono essenzialmente riferiti al contratto di finanziamento sottoscritto con il Banco di Napoli S.p.A. (ora Intesa Sanpaolo) in data 14 dicembre 2015 e rinnovato da ultimo in data 28 giugno 2019, che prevede anche (in linea con le attuali condizioni del mercato finanziario) un parametro di riferimento Euribor che non può risultare inferiore a zero; in relazione a ciò si configura la presenza, ai sensi del principio contabile IFRS 9, di un cosiddetto “derivato implicito”, per il quale si è proceduto alla rilevazione della stima del fair value negativo dello stesso al 30 settembre 2019, e la cui variazione rispetto al fair value alla data del 31 dicembre 2018 è rilevata nell’ambito della presente voce.

Il Risultato prima delle imposte delle attività operative in funzionamento, pari ad Euro migliaia 21.277, presenta un decremento di Euro migliaia 2.922.

Gli Oneri Fiscali risultano pari ad Euro migliaia 6.128 (imposte correnti per Euro migliaia 5.610, differenze su imposte correnti di esercizi precedenti per Euro migliaia +205 e riversamento di imposte anticipate per Euro migliaia 723), contro un valore di Euro migliaia 7.206 del corrispondente periodo del 2018. La variazione in diminuzione è da attribuire alle minori imposte correnti di competenza dei primi nove mesi del 2019, in relazione al minore utile ante imposte rispetto al corrispondente periodo del 2018.

L’Utile del periodo (che non differisce dal “Risultato delle attività operative in funzionamento”) è pari ad Euro migliaia 15.149 (Euro migliaia 16.993 nei primi nove mesi del 2019).

Il "Patrimonio netto" risulta pari ad Euro migliaia 175.663 (Euro migliaia 167.035 a fine 2018) ed evidenzia un incremento netto di Euro migliaia 8.628, dovuto essenzialmente all’effetto combinato dell’utile dei primi nove mesi del 2019 (Euro migliaia 15.149), parzialmente compensato dalla distribuzione di dividendi intercorsa nel medesimo periodo (Euro migliaia 6.562), come deliberato dall’assemblea degli Azionisti.

Al 30 settembre 2019 la Posizione finanziaria netta complessiva della Società, inclusiva delle attività finanziarie non correnti, presenta un saldo positivo per Euro migliaia 199.791 mentre al 31 dicembre 2018 ammontava ad Euro migliaia 184.688. Escludendo le attività finanziarie non correnti, così come raccomandato dall’European Securities and Markets Authority - ESMA (ex CESR), la posizione finanziaria netta è positiva per Euro migliaia 199.729, contro Euro migliaia 184.653 al 31 dicembre 2018.

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Gara per l’affidamento in concessione dell’autostrada A3 Napoli – Pompei – Salerno

In data 9 luglio 2019 la Società ha ricevuto la lettera con la quale il Concedente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso nota l’intenzione di ricorrere alla procedura di gara negoziata (“Nuova Gara”)ai sensi dell’art.59, comma 2, lettera b) e comma 2-bis del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. per l’affidamento della concessione in argomento.

Conseguentemente, entrambi i concorrenti che avevano partecipato alla procedura di gara sono stati invitati a presentare entro il 14 ottobre 2019 la propria offerta secondo i contenuti della lettera di invito.

In data 14 ottobre 2019 la Società ha presentato la propria offerta.

In data 30 ottobre 2019 si terrà la prima seduta pubblica di gara in esito a ripianficazione disposta dalla Stazione appaltante.

Il nuovo concessionario, individuato all’esito della Nuova Gara, subentrerà in tutti i rapporti attivi e passivi – con esclusione di quelli di natura finanziaria – esistenti alla data dell’effettivo subentro derivanti dalla precedente Convenzione Unica, previo pagamento al concessionario uscente del valore di indennizzo relativo agli interventi realizzati e non ancora ammortizzati a tale data (“Valore di Subentro”).

Il suddetto pagamento dovrà avvenire entro 60 giorni dalla data di efficacia del contratto di concessione che sarà sottoscritto a valle della procedura della Nuova Gara.

Più in dettaglio, l’entità totale degli investimenti indicati nella Nuova Gara ammonta a c.a. € 800Mio, di cui, come detto, parte sarà corrisposta a titolo di Valore di Subentro da riconoscere al concessionario uscente.

La Nuova Gara prevede che i concorrenti debbano prestare una garanzia BID BOND (15,9 €/mln) all’atto della presentazione dell’offerta nonché ulteriori garanzie in caso di aggiudicazione definitiva della procedura in proprio favore.

Inoltre, è fatto obbligo all’aggiudicatario di costituire, successivamente all’aggiudicazione definitiva, una società di progetto, in forma di società di capitali, anche consortile, per la realizzazione e la gestione delle opere (“SPV”). La società di progetto sarà regolamentata dalle disposizioni di cui all’art. 156 del D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, come successivamente modificato e integrato (Codice dei contratti pubblici e concessioni di Lavori, Servizi e Forniture) ed il suo capitale sociale dovrà essere – per vincolo imposto dalla procedura della Nuova Gara – almeno pari a € 130.000.000,00.

Dato questo scenario, si è pertanto reso necessario per Autostrade Meridionali attivarsi al fine di ottenere la disponibilità di un finanziamento occorrente a garantire (i) il fabbisogno finanziario necessario per l’attivazione e la patrimonializzazione del nuovo soggetto da costituire in caso di aggiudicazione della Nuova Gara e (ii) l’operatività del soggetto in questione nei primi anni di gestione del rapporto concessorio.

A tal proposito, si è ritenuto opportuno attivare Intesa Sanpaolo (la “Banca”), già finanziatore della Società e partner bancario in occasione della gara avviata nel 2015, per la strutturazione di un pacchetto finanziario.

Nell’ambito del suddetto pacchetto finanziario, a fronte del rilascio da parte della controllante diretta Autostrade per l’Italia (“ASPI”) di apposite garanzie a favore della Banca, che la controllante presterà anche nell’interesse della SPV, sarà sottoscritto, nel caso di aggiudicazione della Nuova Gara, tra ASPI e la Società e tra ASPI e SPV, un pacchetto di controgaranzie al fine di disciplinare: (i) gli obblighi di manleva di Autostrade Meridionali nei confronti di ASPI; (ii) gli obblighi di manleva di SPV nei confronti di ASPI; nonché (iii) la 5

previsione delle commissioni di garanzia in favore di ASPI.

Eventi successivi al 30/9/2019

In data 14 ottobre 2019, la società ha comunicato al Concedente il valore di subentro determinato alla data del 31.12.2018 e pari a € 415.313, ottenuto sommando al valore accertato dal Concedente alla data del 31.12.2017 le spese consuntivate nel periodo 1 gennaio 2018 – 31 dicembre 2018 (pari a Euro migliaia 7.467). Ulteriore correttivo del valore di subentro oggetto di accertamento del MIT sarà costituito dal riconoscimento delle poste figurative derivanti dalla approvazione del piano finanziario sottoposto alla approvazione del Concedente.

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